5 cose che devi sapere sulla vitamina D

Nel precedente articolo abbiamo parlato della vitamina D, più esattamente abbiamo approfondito insieme cos’è, a cosa serve e perché assumerla.

Se non l’hai ancora letto puoi farlo qui.

Dove la troviamo?

Questo prezioso micronutriente, tanto importante per il nostro corpo, si trova in natura e le fonti di approvvigionamento sono due: la luce del sole e gli alimenti. 

Devi sapere anche che nella pelle è presente una forma inattiva di vitamina D che viene attivata dai raggi solari. Dobbiamo ricordarci di esporci al sole per 20’ al giorno ogni giorno perché solo in questo modo riusciamo ad assorbirla favorendone la produzione.

© Foto di Anna Shvets da Pexels

Quali alimenti la contengono?

La cattiva notizia è che negli alimenti la vitamina D è scarsamente presente, l’unica eccezione è l’olio di fegato di merluzzo. Un cucchiaio basterebbe per la dose giornaliera di un anziano, ma il suo sapore è poco gradevole. È presente anche nei pesci grassi come salmone, sgombro, tonno e aringhe, ma anche nel tuorlo d’uovo, nei funghi, nel fegato, nei formaggi, nel latte e derivati.

Purtroppo, anche con una dieta sana ed equilibrata, la quantità di vitamina D presente nel cibo è così scarsa che bisognerebbe mangiare questi cibi in quantità troppo elevata.

Vitamina D bassa: i sintomi

Come accorgersi di avere una carenza e quando occorre allarmarsi? Essendo un micronutriente, in caso di carenza, gli effetti e i danni non si presentano immediatamente, ma solo a distanza di mesi o addirittura anni. 

Si sa che prevenire è meglio che curare, perciò è consigliabile seguire un’alimentazione sana, varia ed effettuare con regolarità delle analisi del sangue per accertarsi di rientrare nei valori di riferimento. 

In caso di carenza, i sintomi più noti sono:

  • fragilità ossea e dentale
  • denti più deboli, sensibile e soggetti a carie
  • dolori muscolari e ossei
  • debolezza
  • raffreddori e congiuntiviti frequenti
  • peggioramento delle reazioni allergiche
  • Irritabilità e stati depressivi (la vitamina D stimola la produzione di serotonina, l’ormone del buon umore).

© Foto di Anna Shvets da Pexels

Cause della carenza di vitamina D

La carenza può essere causata da:

  • inadeguata esposizione alla luce del sole
  • insufficiente apporto
  • problemi di malassorbimento delle vitamine (morbo di Crohn, celiachia)

Tieni presente che comportamenti poco sani come l’abuso di alcol e il consumo di sostanze stupefacenti, disperdono questa preziosa vitamina. Anche alcuni farmaci potrebbero contrastare il suo assorbimento, perciò è consigliabile rivolgersi a un medico.

Eccesso di vitamina D

Il proverbio dice che il troppo storpia, infatti non è solo la carenza di vitamina D a essere dannosa, anche il suo abuso può provocare danni. Tra gli effetti collaterali troviamo:

  • calcificazione degli organi
  • vomito
  • diarrea
  • spasmi muscolari
  • perdita dell’appetito
  • mal di testa
  • debolezza
  • contrazioni

Nei casi più gravi gli esiti possono diventare fatali.

Curiosità

In molti sono convinti che le popolazioni dei paesi nordici soffrono maggiormente di carenza da vitamina D, in realtà è esattamente il contrario. Sai perché? Sapendo di non avere irraggiamento solare costante, integrano qualsiasi cibo con questo potente micronutriente.

Credi che anche le industrie alimentari italiane dovrebbero seguire questa abitudine?

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© In collaborazione con Giulia Ricchio 

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